Il cambiamento climatico sta intensificando la frequenza e l'intensità dei fenomeni atmosferici estremi. Se il danno da grandine è ormai considerato un evento ricorrente e relativamente gestibile (spesso limitato alla carrozzeria), gli effetti di alluvioni, vento forte e mareggiate rappresentano una sfida tecnica e peritale di gran lunga maggiore.
Questi sinistri non causano solo danni superficiali, ma penetrano nella struttura del veicolo, compromettendone l'affidabilità. Per il perito tecnico, la valutazione in questi scenari richiede una competenza specialistica per garantire una corretta e oggettiva liquidazione del danno.
1. I danni cagionati delle alluvioni (Acqua e Fango)
Il danno da alluvione è forse il più insidioso. Non si tratta solo di acqua pulita, ma di una miscela corrosiva di fango, detriti, batteri e agenti inquinanti che raggiunge ogni angolo del veicolo.
Vulnerabilità Elettronica: i veicoli moderni sono ricchi di centraline (ECU), sensori e cablaggi. L'acqua, specialmente se sporca o salmastra, provoca cortocircuiti immediati e, più gravemente, una corrosione lenta e progressiva sui connettori, rendendo impossibile garantire l'affidabilità futura del sistema elettrico.
Rischio meccanico: se l'acqua raggiunge la presa d'aria, l'aspirazione di liquido nel motore può causare il blocco di quest’ultimo, aggravando notevolmente l’eventuale riparazione.
Abitacolo e sanificazione: il fango e l'umidità richiedono la rimozione completa degli interni e la sanificazione professionale. Spesso, il costo e la difficoltà nel ripristinare i sistemi di sicurezza passiva (airbag), i materiali fonoassorbenti, le centraline, i cablaggi elettrici e nei casi più estremi il danneggiamento del motopropulsore, rendono la riparazione antieconomica.
Il compito del perito: documentare la linea di galleggiamento sui componenti interni per stabilire l'entità dell'immersione e ispezionare accuratamente lo stato dei fluidi e dei connettori elettrici.
2. Il fattore aggravante della salsedine (Mareggiate)
Nelle aree costiere, l'azione delle mareggiate introduce l'aggressività dell'acqua salata, che accelera i processi di degrado chimico.
Corrosione accelerata: L'acqua salmastra è un potente elettrolita che avvia l'ossidazione rapida su componenti metallici esposti, freni e, soprattutto, sui connettori elettrici e sui punti di giunzione del telaio.
Veicoli elettrici/ibridi: sebbene i pacchi batteria ad alto voltaggio siano sigillati, la salsedine compromette i cablaggi e i componenti di gestione termica esterni, rendendo necessaria una perizia specializzata in centri autorizzati per questioni di sicurezza.
3. L'impatto del vento forte
Quando il vento forte (come un downburst o una tromba d'aria) danneggia un veicolo, lo fa quasi sempre attraverso la proiezione di oggetti esterni.
Danno da impatto: la perizia deve stabilire che il danno (es. ammaccature sul tetto, rottura dei vetri) sia imputabile alla caduta di oggetti (rami, tegole, strutture) sollevati o divelti dal vento, e non a cause preesistenti.
Conclusione
L'aumento della complessità dei sinistri da eventi atmosferici impone ai proprietari di veicoli una revisione delle coperture assicurative, assicurandosi che la polizza "Eventi Atmosferici" sia esplicita e completa. Per il perito tecnico, invece, l'aggiornamento continuo sui materiali veicolari (soprattutto su EV e Ibridi) e sulle tecniche di accertamento del danno (dalla corrosione ai danni elettronici) è l'unica via per garantire un'analisi accurata e una gestione trasparente del sinistro.
Matteo Josef Rezzonico

